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1125 gennaio


Guglielmo, vescovo di Troia, chiede a Martino, abate del monastero di S. Angelo di Orsara, dopo aver dedicato a sua richiesta la chiesa di S. Maria di Monte Calvello, dipendente da questo monastero, un diritto episcopale annuale di due romanati da versare nel giorno della festività dell'Assunta, con possibilità di aumento.

 


W(ILLELMUS) Dei gratia troianus episcopus Martino reverendo abbati S(ancti) Angeli de Ursaria. Religiosis desideriis assensum praebere facile est, et iustae petitiones celerem debent sortiri effectum. Petisti siquidem, frater in Christo karissime, ecclesiam Montis Calvellis, iuri vestri monasterii pertinentem, quae in nostra parrocchia est, a nobis didicari.
Nos autem supplicationis vestrae desiderium benignus intuentes, praenominatam ecclesiam iusta postulationem vestram ad honorem Beatae Dei genitricis Mariae solemniter dedicavimus. Quia vero inter episcopatus et monasteria frequentes dei iustitiis episcopalibus contentiones et lites maxime suboriri solent, sicut verus Dei servus quem fraterna dilectio et unanimitas delectat, ne aliqua in presenti seu in futuro d[i]ssapore inter Ecclesiam nostram et monasterium vestrum contentio vel scandalum suboriri valeat, episcopale iub sub certo vobis et distinto censu a nobis terminari deprecantes, quapropter communi capituli nostro consilio tam tibi quam et successoribus nostris presenti autoritate statuimus quamvis praedicti Montis Calvelli locus quamdiu, prout nunc est certus, et exilis dinoscetur vel tui successores per singulos annos in Assumptione Beatae Mariae duos Romanatos matrici Ecclesiae Beatae Mariae troianae persolvatis sine qualibet alia nostra aut successorum nostrorum seu officialium exactione. Porro si omnipotentis Dei misericordia qui vocat ea quae nunc sunt tamquam ea quae fuerant, praememoratus manifesta cognitione adauctus visus fuerit et census iuxta secundum augumentum praedicti loci compensatione adaugeatur; volumusque ut nulli, neque nobis neque successoribus nostris, praescriptam vobis constitutionem nisi tenore praedicto in aliquo comninuere liceat. Ego Ambrosius scriba supradicti domini mei Wlielmi secundi ex praecepto ipsius hanc cartulam scripsi anno Incarnationis dominicae millesimo centesimo vicesimo quinto, mense ianuario, indictione III, anno vero pontificatus eius octavo decimo.
Ego Willielmus Dei gratia troianus episcopus subscripsi.
+ Signum crucis propriae manus Landulfi de Astulfo canonici.
+ Signum crucis propriae manus Robberti Dilectae canonici.
Ego Iannes de Landulfo canonicus interfui.

Epigrafe 1.



Hoc opus extruxit sapienter legionensis prudens atque
Pius Petrus abbas ursariensis est individue
sub trinitatis honore hoc templum factum nitido placidoque decore

Rifacimenti.

ACCOMODI OCCORRENTI ALLA
CHIESA DELL'ANNUNZIATA

 


Anno 1850

 

Per navata a nord di Sant'Angelo e Santa Maria,
che si dice appartenere al duca di Bovino Ducati 76,85


Sagrestia e gradinata interna del campanile Ducati 130,97

Cappellone dell'Annunziata Ducati 111,15


TOTALE Ducati 318,97

Al perito per compenso della perizia Ducati 3,60


TOTALITA' GENERALE Ducati 322,57

 

 

La perizia è firmata dal deputato ecclesiastico Can. Simmaco La Monica, dal perito Federico Terlizzi e dai deputati delle opere pubbliche comunali Leopoldo Campanella e Ferdinando de Gregorio.

Epigrafe 2



Magni Christi gratia fidei nostrae anno 1003 indictione 12 primo idibus decembris hoc sepulcro templo hoc sepultus Petrus abbas ursariorum Petrus abbas legionensis hujusmodi sculptum depinctum vidit templum

Monumento Nazionale.

LA BASILICA DELL'ANNUNZIATA

IN ORSARA DI PUGLIA

(Monumento nazionale)

 

Ogni regione d'Italia, nel campo artistico, attraverso i secoli acquistò un aspetto particolare prettamente locale.
Così la regione pugliese raggiunse il suo maggiore splendore, quasi un'egemonia sulle altre terre italiane nel periodo romanico.
Infatti in quest'epoca s'innalzavano i più fastosi tempi della regione: il Duomo di Troia, Bari, Bitonto, Ruvo di Puglia.
Però prima che l'arte romanica si affermasse già alcune cittadine pugliesi s'erano arricchite d'insigni opere d'arte.
Un esempio preclare lo abbiamo nella nostra cittadina di Orsara di Puglia nella Basilica dell'Annunziata. Questo vetusto edificio secondo la tradizione risale all'epoca romana, l'unica navata superstite di sette apparteneva ad un tempio dedicato a ...
Dopo l'apparizione di S.Michele Arcangelo sul Gargano avvenuta nel 479 i longobardi convertiti al cristianesimo dalla loro Teodolinda costruirono l'attuale basilica. Di forme semplici, ma animata da linee ardite e grandiosa altezza... sorge su di un dirupo di monte tra una serie di ombrosi pini e delle profonde ed aride caverne.
Presenta due ingressi laterali, al principale si accede attraverso uno dei viali del Parco della rimembranza.


Divisa in quattro campate, la prima e l'ultima sono sovrastate da due cupole l'una semisferica e l'altra ellittica, quest'ultima è un esempio raro nell'architettura italiana.
Degli sforzeschi capitelli ricchi di acanto spinoso richiamano l'arte bizantina, mentre una serie di arcatelle cieche avente funzione prettamente decorativa, svolgentesi nella navata danno maggior respinto all'ambiente.
Anticamente la Chiesa fu arricchita di un bellissimo pulpito, avanzo di questo vetusto ambone è un leone che si conserva nella Chiesa madre di Orsara a destra del transetto.
Il leone di granito, sormontato da una colonna anch'essa di granito, ci ricorda l'arte romanica, si ricollega agli elementi bestiari scolpiti dinanzi all'arabo rosone del Duomo di Troia.
L'animale, modellato con una certa ruvidezza ma pieno di carattere, di forza, di grandiosità fa supporre che sia stato scolpito all'inizio dell'arte romanica probabilmente verso la fine del VII sec.d.C., mentre i capitelli profusi di acanto spinoso, cogli occhi molto vicini alla nervatura centrale coi lobi divisi in cinque o in sette punti ci richiamano al VI sec.


La Chiesa è priva di campanile, quello esistente è un'aggiunta posteriore, prima dell'8° secolo, i campanili non esistevano, il primo fu eretto a Ravenna verso l'8° secolo.
La costruzione è in pietra frammezzata da mattoni, la volta è a crociera condonata su pianta quadrata.
Due bifore ricavate nell'abside con una sola strombatura illuminano fiocamente l'ambiente quasi da invitare i fedeli alla preghiera.
Tutti questi elementi ci fanno supporre che il tempio pagano fu trasformato in tempio cristiano tra il VI e il VII sec.d.C.
Né possiamo supporre che questi elementi costruttivi e decorativi sopra accennati siano imitazione di un'arte antica, poiché un bassorilievo trovato nella Basilica datato dal 1004 e l'inesistenza del campanile, ci fanno supporre che il santuario fu eretto non solo prima del mille ma bensì prima dell'8° sec. d.C.
Dopo tutte queste considerazioni non dobbiamo per nulla meravigliarci se la Sopra Intendenza ai monumenti abbia dichiarato la Basilica dell'Annunziata di Orsara di Puglia monumento nazionale.

 

prof. Trunfio Michele

Orsara di Puglia, lì 29.09.07-XV



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